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Blocco dei servizi delle Entrate del 16 maggio 2025: arriva la proroga di 10 giorni

Blocco Dei Servizi Delle Entrate Del 16 Maggio 2025: Arriva La Proroga Di 10 Giorni
Con un provvedimento del 20 maggio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha ufficializzato la proroga, di 10 giorni (fino al 30 maggio), degli adempimenti fiscali in scadenza il 16 maggio 2025. La proroga si è resa necessaria a causa del blocco dei server di Sogei, la società che gestisce tutti i servizi telematici, avvenuta il 16 maggio, che ha causato l’impossibilità di adempiere in tempo utile agli adempimenti in scadenza quel giorno. Slittano, dunque, molte scadenze, tra cui il versamento dell’IVA mensile e trimestrale, la rata del secondo acconto IRPEF o il versamento della web tax, giusto per citarne alcuni.

A seguito del blocco dei server di Sogei, il fornitore tecnologico dell’Amministrazione finanziaria, verificatosi dalle ore 10.04 alle ore 19.30 del 16 maggio 2025, è stato impossibile per i contribuenti accedere alle aree riservate del sito dell’Agenzia delle Entrate.

Pertanto, nello stesso arco temporale i contribuenti non hanno potuto adempiere alle tante incombenze fiscali che erano in scadenza proprio il 16 maggio.

Tutto ciò ha costretto l’Agenzia delle Entrate a correre ai ripari emanando un provvedimento con il quale prende atto dell’irregolare funzionamento dei servizi telematici, appunto, dalle ore 10.04 alle ore 19.30 del 16 maggio 2025.

Tale provvedimento, chiaramente, ha alcune importanti conseguenze.

Cosa stabilisce il provvedimento

Il provvedimento richiama l’art. 1 del D.L. n. 498/1961 in base al quale, qualora gli uffici finanziari non siano in grado di funzionare regolarmente a causa di eventi di carattere eccezionale, non riconducibili a disfunzioni organizzative dell’amministrazione finanziaria, i termini di prescrizione e di decadenza nonché quelli di adempimento di obbligazioni e di formalità previsti dalle norme riguardanti le imposte e le tasse a favore dell’erario, scadenti durante il periodo di mancato o irregolare funzionamento, sono prorogati fino al decimo giorno successivo alla data in cui viene pubblicato il provvedimento che ne prende atto.

Pertanto, tutti i termini delle scadenze fiscali del 16 maggio 2025 riguardanti adempimenti nei confronti dell’erario sono considerati tempestivi se effettuati entro 10 giorni dalla data di pubblicazione del provvedimento e, quindi, entro il 30 maggio.

Scadenze prorogate

Chiarito questo importante aspetto, è utile individuare quali sono le principali scadenze che sono interessate dalla proroga.

Consultando lo scadenzario dell’Agenzia delle Entrate, in data 16 marzo, sono riportate 47 scadenze consistenti, quasi tutte, in versamenti.

Senza voler andare troppo nel dettaglio, è possibile affermare che rientrano nello slittamento di dieci giorni i seguenti versamenti:

IVA dovuta per il mese di aprile (per il mese di marzo nel caso in cui la contabilità sia affidata a terzi) o per il primo trimestre (gennaio – marzo);

– quinta ed ultima rata del secondo acconto delle imposte dovute in base al modello Redditi 2024 per soggetti persone fisiche titolari di partita IVA;

– terza rata del saldo dell’IVA annuale dovuta in base alla dichiarazione IVA 2025;

ritenute ed imposte sostitutive relative al mese di aprile.

Inoltre, entro il 16 maggio era possibile:

– inviare le CU omesse entro la data originaria (16 marzo) usufruendo della riduzione delle sanzioni a 1/3;

– effettuare il ravvedimento operoso delle scadenze del 16 aprile (entro 30 giorni con riduzione delle sanzioni al 1,25%) e del 17 febbraio (entro 90 giorni con riduzione delle sanzioni all’1,3889%).

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