Nel modello 730/2025 gli effetti della stretta sulle detrazioni fiscali

Il quadro E del modello 730/2025, destinato alle spese e agli oneri deducibili e detraibili, contiene alcune novità: oltre alle novità che riguardano specifiche fattispecie, tra cui spiccano le detrazioni per interventi edilizi, ce ne sono alcune di carattere generale che interessano la spettanza delle detrazioni in base al reddito del contribuente. Infatti, debutta nella dichiarazione dei redditi una nuova stretta sulle detrazioni, per i contribuenti con reddito complessivo superiore a 50.000 euro.

Nel modello 730/2025, il quadro E, dedicato all’indicazione di oneri e spese, contiene, come di consueto, alcune novità. Alcune di esse riguardano singole fattispecie di spese deducibili e/o detraibili, come ad esempio, quelle relative agli interventi edilizi, altre, invece, attengono alla quasi generalità delle spese indicate nel quadro.

Ci si riferisce alle regole, introdotte già da alcuni anni a questa parte, volte a limitare l’impatto delle detrazioni specie per i contribuenti che hanno un reddito complessivo medio alto.

Infatti, già a partire dal 2020 il Legislatore ha introdotto alcune disposizioni con l’intento di parametrare le detrazioni rendendole via via meno fruibili al crescere del reddito.

Tale politica è proseguita anche negli anni seguenti, con l’introduzione di nuovi limiti, sino ad arrivare alla norma relativa al periodo d’imposta 2024, oggetto di dichiarazione quest’anno.

Proviamo, dunque, ad analizzare nel dettaglio le regole che interessano la dichiarazione 730/2025, ricordando che, in via generale, la fruizione delle detrazioni previste per gli oneri e spese di cui all’art. 15 del TUIR e da altre disposizioni normative, salvo alcune eccezioni (acquisto di medicinali e prestazioni sanitarie rese dal SSN o strutture accreditate) è subordinata al pagamento della spesa con strumenti tracciabili.

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Limiti già in vigore precedentemente

Prima delle novità introdotte nel 2024, sono state previste alcune limitazioni che continuano ad esplicare i loro effetti anche sulla dichiarazione di quest’anno.

In particolare, è previsto che le detrazioni per spese ai fini IRPEF spettano (art. 15, commi 3-bis, 3-ter, 3-quater, TUIR):

– nell’intero importo qualora il reddito complessivo non ecceda 120.000 euro;

– per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 240.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 120.000 euro, qualora il reddito complessivo sia superiore a 120.000 euro.

Nota bene

Il reddito complessivo è assunto al netto del reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e di quello delle relative pertinenze.

Per la verifica del limite reddituale si tiene conto anche dei redditi assoggettati a cedolare secca e dei redditi assoggettati a imposta sostitutiva per la tassazione delle mance nel settore turistico-alberghiero e di ricezione.

La detrazione compete nell’intero importo, a prescindere dall’ammontare del reddito complessivo, per gli interessi passivi su mutui nonché per le spese sanitarie.

Regole per il periodo d’imposta 2024

Con una novità introdotta nel 2024 (quindi con effetto sul modello 730/2025) per i contribuenti titolari di un reddito complessivo superiore a 50.000 euro l’ammontare della detrazione dall’imposta lorda spettante come sopra determinato, è diminuito di un importo pari a 260 euro relativamente ai seguenti oneri e spese:

oneri la cui detraibilità è fissata nella misura del 19% dal D.P.R. n. 917/1986 o da qualsiasi altra disposizione fiscale, fatta eccezione per le spese sanitarie;

erogazioni liberali in favore dei partiti politici;

– i premi di assicurazione per rischio eventi calamitosi.

A tal fine, il reddito complessivo è assunto al netto del reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e di quello delle relative pertinenze.

A livello operativo, dunque, la riduzione pari a 260 euro deve essere operata sull’importo della detrazione come determinato applicando le regole già in vigore in precedenza, che prevedono un abbattimento in caso di reddito complessivo superiore a 120.000 euro.

In altri termini, per i titolari di reddito complessivo superiore a 120.000 euro, la decurtazione va applicata alla detrazione dall’imposta lorda che risulta già ridotta.

Esempio

Si ipotizzi che il contribuente, nel 2024, presenti i seguenti dati:

a) reddito complessivo: 150.000 euro

b) spese detraibili al 19% ex art. 15 TUIR: 16.000 euro, di cui:

– 2.500 euro per spese sanitarie;

– 3.500 euro per interessi passivi su mutui.

Per determinare la quota di spese detraibili e la detrazione occorre procedere nel seguente modo:

1) applicazione limiti per reddito superiore a 120.000 euro:

– coefficiente di detraibilità: (240.000 – 150.000) / 120.000 = 0,75

– ammontare spese detraibili: (15.000 – 2.000 – 3.000) x 0,75 = 7.500 euro

– totale spese detraibili: 7.500 + 2.500 + 3.500 = 13.500 euro

– detrazione: 13.500 x 19% = 2.565 euro

2) riduzione applicabile in base alle regole 2024: 260 euro;

3) detrazione netta da riportare nel rigo 28 del modello 730-3: 2.565 – 260 = 2.305 euro.

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