Redditi dei Commercialisti in aumento del 22,4% dal 2007 al 2022
- 4 Aprile 2025
- Posted by: Studio Pozzan
- Categoria: News Commercialista


Con il documento “Dinamica dei redditi dei Commercialisti italiani tra il 2008 e il 2023” la Fondazione nazionale dei commercialisti ricostruisce sedici anni di statistiche reddituali dei Commercialisti analizzando in che modo le crisi economiche del periodo hanno impattato sulla redditività della professione. Nell’intero periodo analizzato, che coincide con l’Albo unico tra Dottori Commercialisti e Ragionieri, i divari reddituali tra donne e uomini, giovani e professionisti in carriera e tra Sud e Nord sono diminuiti anche se in alcuni casi restano ancora molto elevati.
Il CNDCEC ha pubblicato il documento “Dinamica dei redditi dei Commercialisti italiani tra il 2008 e il 2023” della Fondazione nazionale dei commercialisti che ricostruisce sedici anni di statistiche reddituali dei Commercialisti analizzando in che modo le crisi economiche del periodo hanno impattato sulla redditività della professione.
In sedici anni, dal 2007 al 2022, il reddito medio dei Commercialisti è cresciuto in misura superiore al valore aggiunto per occupato: +22,4% contro +21,2%. Nell’intero periodo analizzato, che coincide con l’Albo unico tra Dottori Commercialisti e Ragionieri, i divari reddituali tra donne e uomini, giovani e professionisti in carriera e tra Sud e Nord sono diminuiti anche se in alcuni casi restano ancora molto elevati.
Come dimostra anche il divario tra il reddito mediano e il reddito medio, che negli ultimi anni si è ridotto, anche se di poco (0,7 punti percentuali tra 2018 e 2022), la distribuzione dei redditi tende a migliorare con un ritmo, però, ancora troppo lento.
In particolare, si evidenzia la riduzione del divario Sud- Nord di ben 6 punti percentuali e quella tra under 40 e over 60 di ben 17 punti percentuali, mentre il divario di genere si è ridotto solo di 1,6 punti percentuali.
Il dato più significativo è la crescita del reddito medio al Sud pari a +40,5% contro quella del Nord pari a +21% e la crescita del reddito medio degli under 40 pari a +23,1% contro il crollo di quella degli over 60 pari a -16,8%, mentre il reddito medio delle donne è cresciuto del 26,6% contro il 23,1% degli uomini.
Ciononostante, i divari restano comunque elevati: 42,3% per le donne rispetto agli uomini, 47,8% per i giovani rispetto agli over 60 e 56,3% per il Sud rispetto al Nord.
L’aumento del reddito medio, però, deve fare i conti con l’inflazione. Sempre dal 2007 al 2022, il tasso di inflazione è aumentato del 30,8%.
L’analisi dei ricercatori Fondazione nazionale si focalizza anche sulla discontinuità tra il periodo antecedente il Covid, che va dal 2007 al 2019 e il periodo post-Covid, che va dal 2021 al 2023. Similmente a quanto avvenuto anche per altre libere professioni, dopo la crisi Covid, dal 2021 in poi, c’è stata una netta ripresa, che ha battuto anche l’inflazione che, come è noto, è stata particolarmente vivace durante il Covid.
Il presidente del Consiglio nazionale della categoria, Elbano de Nuccio ha evidenziato come ricerca nasce dalla volontà del Consiglio nazionale di avere una fotografia costantemente aggiornata della situazione reale della categoria. Da questa analisi emerge il quadro di una professione resiliente e in salute, grazie soprattutto al grande recupero che c’è stato dopo il Covid.
È un’indicazione importante che incoraggia l’azione del Consiglio Nazionale protesa al rilancio della professione su più fronti.
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